31.1.05

lunedi' 31 gennaio 2005

Caro Sabelli, non si era detto di fare un'intervista al giorno?

Certo caro Fioretti, ma questi tre giorni sono stato indaffarato.

Non mi dica che ha lavorato, Sabelli.

Lavorato ? una parola grossa. Diciamo che i primi due giorni li ho passati immerso nella grappa.

L'ho letto. E' stato al premio Nonino, caro Sabelli.

Immerso nella grappa e nella cultura, Magris, Olmi. Mi sentivo inadeguato, caro Fioretti.

Inadeguato come Lunardi alle prese col Generale Inverno?

Senta Fioretti, Lunardi mica e' un vigile che deve dirigere il traffico.

Sabelli, questa l'ho gia' letta. Non faccia lo spiritoso.

E ha letto anche di Lollo, il colpevole della strage dei fratelli Mattei?

Caro Sabelli, non si dice colpevole, si dice prescritto.

E' vero, caro Fioretti. Altrimenti Berlusconi e Andreotti si arrabbiano. E' prescritto, quindi e' innocente.

Caro Sabelli, dopo la grappa?

Nel Polesine, a salutare un prete, don Giuliano, che parte per il Brasile.

Sabelli, ma lei se la fa coi preti.

Coi preti pazzi si', caro Fioretti. Era una immersione di amicizia. Si figuri che ho parlato dal pulpito.

Chi c'era?

Tutti, caro Fioretti. Tutti quelli di cui mi importa: Caselli, Colombo, Travaglio, De Luca, Bonsanti, Ferrara...

Sabelli, ma che dice, Ferrara?

Ferrara lo zio, quello bravo. Poi Ciotti, Stoppiglia, Bizzotto, Lucarelli, Betto Ambrosoli, Bragantini. Una boccata di aria perbene. Ogni tanto ci vuole.

Un'accozzaglia di comunisti, me lo lasci dire.

Caro Fioretti, le rispondo con una domanda che mi ha fatto Travaglio: perche'quando Berlusconi vede Prodi urla: "Aiuto!Aiuto! Un comunista!" e quando vede Putin no?

Caro Sabelli, ma che fa? Mi cita Travaglio. Non lo sa che e' all'indice?

Adoro andare controcorrente: come il premier. Va ad Auschwitz e ricorda gli orrori del comunismo.

Bella questa caro Sabelli.

Non e' mia. E' di Travaglio anche questa.

Ma caro Sabelli non fa che ripetere le cose che dice Travaglio! Che ne dira' Luca Sofri?

Che c'entra Luca Sofri caro Fioretti?

Non ha letto i consigli che le da' su Wittgenstein?

Caro Fioretti, e' stato un week end pesante, ne parliamo domani.

Caro Sabelli, non mi faccia arrabbiare Luca Sofri.

No, no, anzi le segnalo l'editoriale di sua moglie Daria sul penultimo numero di Donna. Io sono un collezionista e uno studioso degli editoriali di arrivo e di partenza dei direttori dei giornali. Questo e' veramente stupendo. Avrei voluto scriverlo io.

Anche lei ne scrisse uno straordinario quando fu licenziato da Cuore, caro Sabelli.

Lo ricorda, caro Fioretti? Non mi faccia commuovere. Cominciava cosi': "Quegli stronzi dei lettori". Forse ha ragione, era meglio il mio.


27.1.05

giovedi' 27 gennaio 2005

Caro Sabelli, sono onorato di intervistare un intellettuale come lei.
Caro Fioretti, sono io che sono orgoglioso di essere intervistato dal principe degli intervistatori.
Caro Sabelli, non esageri, evitiamo l'adulazione.
Caro Fioretti, e' solo onore al merito.
Caro Sabelli, se insiste con questi toni Castelli manda gli ispettori.
Caro Fioretti, mi chiedevo, quanti ispettori ha Castelli?
Caro Sabelli, mi dica: a cosa sta pensando in questo momento?
Domanda ficcante caro Fioretti. Stavo pensando: qual e' la differenza tra un terrorista e un guerrigliero?
Facile Sabelli: se finanzi chi combatte con le armi il potere costituito sei un terrorista.
Quindi, caro Fioretti, se lei da' dei soldi ai ceceni e' un terrorista.
Non sia capzioso, Sabelli.
Non era mia intenzione. Ma finanziare Soldarnosc e' eversione? Perché in questo caso le cose si mettono male anche per il Papa.
Sabelli, lei ha il gusto del paradosso.
Caro Fioretti, quale paradosso? Anche Saddam era potere costituito. Finanziare gli Usa era terrorismo?
Caro Sabelli, e' stato un vero piacere intervistare una persona arguta come lei. Perché non scrive un libro?
Caro Fioretti, il titolo ce l'ho gi? : "La sabbia e il cerfoglio". Oppure "La gabbia e il trifoglio". O magari "La scabbia e il petroglio". Ma non so che cosa scrivere.
Mi creda Sabelli, lei e' un genio.
Le credo Fioretti, per farla contento.